Ubud, il centro principale dell’isola di Bali, è diventata una delle mete più attraenti per gli appassionati di yoga e discipline olistiche.
Merito di Hollywood, che con “Mangia, prega, ama” ha fatto scoprire a milioni di persone le magiche atmosfere dell’isola degli dei.
Ma se, immaginando il tuo arrivo a Ubud, ti aspetti di varcare la soglia di un paradiso di quiete totale, potresti rimanere stupito o addirittura incredulo.
Quando finalmente la raggiungi, dopo aver percorso lunghe stradine costeggiate da risaie, il primo impatto con Ubud è caotico, disordinato, chiassoso.
Attraversare il centro del paese significa essere catapultati nel suo traffico assordante, tra motorini e macchine che intasano la via principale a suon di clacson.
E lo yoga? La meditazione? Il silenzio?
Ubud richiede tempo. La quiete qui va ricercata, vissuta in luoghi dedicati, per poi ributtarsi nel caos cittadino.
Allora, per addentrarvi appieno nella frenesia più caotica di Ubud, come prima cosa, la mattina, immergetevi nel suo mercato.
Dall’esterno sembra fatto da poche bancarelle, ma passando dall’una all’altra vi ritroverete a salire scale, girare angoli che non avevate visto, fino a ritrovarvi all’aperto, in un dedalo di stradine allestite per la vendita.
Il mercato di Ubud è quasi una città nella città, immenso, carico di profumi e colori, di voci, di richiami …e di motorini (sì, anche qui!).
Perdetevi alla scoperta dell’artigianato locale e poi, se lo stile balinese vi ha conquistati, spostatevi lungo le strade che escono dalla città, là dove gli artigiani espongono le loro creazioni per l’arredamento di ville e giardini.
Lungo il tragitto sarete catturati da piccoli templi in vendita (qui ogni casa ha il proprio altare dedicato al culto), e poi sculture, arredi in legno, ma anche gioielli in oro e argento, realizzati secondo le tecniche tradizionali.
E la cucina?
Le strade di Bali profumano di curry, ma non aspettatevi la classica spezia in polvere. Qui la tradizione è diversa e molto interessante da scoprire.
Se volete scoprire di più sulla cucina balinese, sul loro modo di preparare infiniti tipi di curry, di utilizzare le spezie, il cocco (abbondantissimo sull’isola), e di curarsi con semplici rimedi naturali, non vi resta che partecipare ad un corso di cucina di Casa Luna Cooking School.
A creare Casa Luna è stata Janet De Neefe, australiana di Melbourne, sposata con un balinese dagli anni ’80 e creatrice, tra le altre cose, dell’Ubud Food Festival, palcoscenico di chef locali (riconosciuti ed emergenti), prodotti del territorio ed esperienze culinarie.
I suoi corsi di cucina sono un’occasione piacevolissima di apprendere trucchi e tradizioni gastronomiche locali, conoscendo altri appassionati di cucina provenienti letteralmente da tutto il mondo.
Ma a Ubud la maggior parte delle persone viene per una full immersion di yoga, sapendo di trovare scuole e corsi di ogni tipo, insegnanti locali ed internazionali.
Il punto di riferimento per lo yoga a Ubud è il centro Yoga Barn. Qui potete provare qualunque tipo di pratica, dalla meditazione accompagnati dal suono delle campane tibetane, al Qi Gong, all’Hatha Yoga, solo per citarne alcuni.
Tra una lezione e l’altra, recuperate le energie nel juice bar o nel ristorante, immersi nel curato giardino.
E prima di pensare a come proseguire la serata, concedetevi un massaggio nella spa ayurvedica, ne uscirete leggeri e liberi da ogni tensione.
E’ il momento di rituffarsi nel centro di Ubud, magari per raggiungere il Palazzo Reale, dove ogni sera si tengono spettacoli di danze tradizionali.
Per cena, vi basterà passeggiare per le affollate stradine della città e scegliere dove fermarvi per gustare la tipica cucina indonesiana.
Se invece cercate un’esperienza più raffinata e romantica, spingetevi fino al ponte, proprio dove ha sede il ristorante Bali Bridges.
Lo scenario naturale è molto suggestivo e lo chef dà prova di grande maestria, affiancando la cucina indonesiana a quella occidentale.
Qui nulla è lasciato al caso, la presentazione dei piatti è molto curata e la cantina è una delle più fornite di Bali, con più di 360 etichette.
| Foto: The Style Lovers |
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