L’Australia è libertà, sogno, immaginazione.
E’ una natura fatta di spazi immensi e territori incontaminati.
Una terra di contrasti, dove convivono foreste, deserti, canyon, spiagge magnifiche e rocce dalle forme più estreme.
Ma c’è un’area che è diventata il simbolo del continente australiano: è il Red Centre, quello di Ayers Rock, Kata Tjuta e il Kings Canyon, quello del deserto rosso che sembra infinito.
Qui la grande presenza di ferro nel suolo colora tutto di un rossiccio intenso, che con la luce e le stagioni assume mille tonalità.
Il Red Centre è una terra lontana da tutto e da tutti, una terra di avventure e leggende.
Non è solo una zona geografica: è un luogo magico, surreale, iconico.
Sulla sua terra rossa crescono eucalipti e piante grasse, strisciano serpenti velenosi, abitano dingo e canguri.
Il Red Centre è il cuore dell’outback australiano e la culla della civiltà aborigena.
Qui la loro cultura è ancora molto sentita e le loro leggende, ascoltate sotto un cielo stellato, emanano un fascino particolare.
Da migliaia di anni, queste leggende vengono tramandate dagli anziani ai più giovani, solamente attraverso canti, racconti e pitture.
Il mito del Dreamtime, o Tempo del Sogno, è il fulcro delle loro credenze.
Il Dreamtime sarebbe per gli aborigeni il periodo che ha preceduto la Creazione, quando il mondo era buio, piatto ed abitato da esseri metafisici.
Più tardi, arrivò il tempo in cui gli Spiriti creatori, cantando e ballando, diedero forma al mondo, crearono uomini ed animali per poi fermarsi essi stessi sulla Terra sotto forma di fiumi, laghi e montagne.
Questo spiega perché le principali zone di interesse del Red Centre per gli aborigeni non siano solamente punti geografici, ma luoghi di devozione, che meritano profondo rispetto perché possiedono un’anima …lo spirito dei loro creatori.
Visitare il Red Centre Australiano: la cittadina di Alice Springs
Circondata da centinaia di chilometri di sabbia rossa, la cittadina di Alice Springs è il punto più centrale dell’Australia ed il luogo di partenza ideale per visitare il Red Centre.
Situata a metà strada tra Adelaide e Darwin, a una ventina di ore d’auto da entrambe, Alice Springs è la tappa intermedia della Stuart Highway, l’interminabile rettilineo di quasi 3.000 km che taglia l’Australia da nord a sud.
Visitare il Red Centre Australiano: Ayers Rock – Uluru
Ayers Rock (Uluru in lingua aborigena), il gigantesco monolite in roccia rossa, è il simbolo del Red Centre e dell’Australia intera.
Sebbene la parte visibile sia solo un ventesimo della sua totalità, già da lontano appare maestoso e sembra emanare una speciale energia.
Sarà per le leggende in cui è narrato, sarà per il luogo magico in cui sorge, Uluru incanta e si lascia ammirare ogni giorno dai visitatori.
Apparentemente liscio da lontano, quando si percorre il sentiero ai suoi piedi stupisce per le caverne, le sorgenti e le pitture rupestri aborigene.
Rispettate l’invito a non scalarlo e a non deturparlo, per rispetto della montagna e di chi la venera.
C’è persino chi, pentito, ha restituito piccoli frammenti di roccia portati via come ricordo ed ha inviato lettere di scuse raccolte nel “libro delle scuse”, consultabile al museo aborigeno del Parco.
Non servono oggetti, la vista di Ayers Rock non può che restare indelebile nella memoria.
Visitare il Red Centre Australiano: Monti Olgas – Kata Tjuta
Il Red Centre non è solo una vasta piana arida.
All’interno dell’Uluru – Kata Tjuta National Park si erge una catena di cupole di arenaria rossa.
Kata Tjuta, in lingua aborigena, significa “molte teste”. Un nome che descrive perfettamente la loro forma.
Meno iconici di Ayers Rock, i Monti Olgas, con le loro forme bizzarre, sono altrettanto affascinanti.
Un sito, questo, da scoprire percorrendo i sentieri che lo attraversano, o a bordo di un elicottero, per godere di una prospettiva insolita.
Visitare il Red Centre Australiano: Kings Canyon – Watarrka National Park
Ripide pareti rocciose color ocra formano il Kings Canyon, anch’esso simbolo del Red Centre australiano.
Profondo quasi 300 metri, questo canyon è il risultato di un’erosione iniziata milioni di anni fa, a dimostrazione di come il lavoro costante della natura possa creare scenari meravigliosi.
Il sentiero più impegnativo, che conduce fino alla base del canyon, porta al Giardino dell’Eden, una piscina naturale permanente, circondata da rigogliosa vegetazione.
Vale la pena arrivare al Watarrka National Park di primissima mattina, per apprezzare le poche ore di fresco ed avere magari anche la fortuna di avvistare i canguri.
Illuminato dalle calde luci del tramonto, il Kings Canyon resta allo stesso modo uno spettacolo indimenticabile.
Visitare il Red Centre Australiano: Devils Marbles – Karlu Karlu
Un po’ fuori dai classici percorsi turistici, le Devils Marbles sono un’altra meraviglia naturale del Red Centre australiano.
Karlu Karlu, il loro nome in lingua aborigena, significa “rocce rotonde”, rispecchiando la loro forma particolare.
Nel corso di milioni di anni, l’erosione ha creato queste rocce di granito di varie dimensioni e dalla forma quasi perfettamente sferica, che sembrano sfidare la legge di gravità.
Non ci sono trucchi, è l’immenso potere della natura.
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